Archivio per aprile 19, 2009

«Il governo ha deciso di far prevalere le ragioni umanitarie e di accogliere in Italia questi immigrati clandestini senza che questo costituisca un precedente. Nel senso che Malta avrebbe dovuto rispettare le regole e prenderli a La Valletta». Queste le parole con cui il Ministro, Franco Frattini, ha motivato la scelta da parte dell’Italia di accogliere i 140 migranti alla deriva sul mercantile Pinar, che due giorni fa li aveva salvati da morte certa. Per una volta il sentimento umanitario ha prevalso sulla barbarie politica.

Berlusconi, trattando la questione del terremoto in Abruzzo, ha fatto chiaramente capire che le inchieste in Italia danno fastidio. Un po’ come la magistratura, le intercettazioni e il quasi dimenticato senso di giustizia. Il procuratore generale dell’Aquila gli ha risposto per le rime. E ha fatto bene. Purtroppo però non ricordo di aver sentito altre sollevazioni di popolo davanti a frasi che esaltano la ricostruzione e minimizzano le inchieste a rumors fastidiosi. Il tutto rientra in un preciso progetto mediatico secondo cui bisogna guardare ai fatti concreti e andare avanti, ubriacando l’uditorio con la malsana idea che ciò che c’era prima e ciò che è avvenuto non è prioritario rispetto alla ricostruzione. Andatelo a raccontare a chi ha perso la casa o ha avuto morti nei crolli. Fosse accaduto a me, vorrei sapere chi mi ha troncato di netto il futuro e gli affetti.

Ma l’Italia guarda avanti, perché è più comodo scansare i problemi invece di affrontarli (ma alla fine i nodi vengono al pettine e l’Abruzzo ne è un clamoroso esempio). Se questa legittimazione viene addirittura dal Governo, allora tutti gli italiani si sentiranno in “potere” di considerare le inchieste come un fastidio, l’impunità come un’occasione.

EF